giovedì 17 marzo 2011

Condominio 150esimo

E’ un condominio in stile classico che si erge tra il verde.
Da lì i suoi tantissimi abitanti possono godersi il mare come i monti. Per non dire dei monumenti di un passato unico.

Si discute tanto nel palazzo, le riunioni condominiali non sono esenti da atti di violenza dai quali tutti poi devono in fretta prendere le distanze, a volte con dispiacere, a volte con disgusto, a volte perché non possono proprio farne a meno.
Di capiscala ne son passati molti, ognuno di loro ha avuto consensi e aspre critiche, ai piani bassi l’impressione è che si cambi spesso con grande attenzione a non cambiare mai la rotta.
L’attuale amministratore giura di amare il palazzo più della sua vita ma è di quest’ultima che si deve occupare perché gli affari (i suoi!) vanno bene ma il comune lo marca stretto per la sua condotta al limite della decenza. Per fortuna sua e dei suoi amici il giornale del paese è suo ed è sempre disponibile a spiegare ai condomini che sono gli altri i cattivi o che comunque non han capito.
Ma il condominio non è solo questo.
Il condominio ha una lunga storia e si racconta che in passato molti altri amministratori son stati qui per imparare come si fa a vivere insieme e mandare avanti la baracca con regole ammirate e prese ad esempio.
Ad oggi con gli altri condomini c’è uno strano rapporto: gli amici dell’amministratore che un tempo lo trattavano come un delinquente e ora lo spalleggiano non vogliono intrusi che non siano benestanti e che arrivino con sacche di denari da spartire poi come viene al momento.
Non gli viene mai il dubbio che da fuori possano arrivare persone che rendano il palazzo più vivo, magari più giovane (la media delle età è ormai da casa di riposo…).
Purtroppo chi dovrebbe aiutare il palazzo a crescere nell’accoglienza e nel pensiero non si mette d’accordo, e si occupa più volentieri dei guai dell’amministratore e dei ruoli di caposcala

Oggi è il 150esimo anniversario da quando gli abitanti si riunirono per vivere insieme, ognuno con la sua piccola targhetta col cognome a dire che è lì che abita.

Ne hanno passate tante, fra lucide pazzie e pazze stupidaggini ma anche imprese, film, scoperte, abbracci consolatori e sinceri e poi strette di mano false e traditrici
e ancora gioia macerie ricostruzioni canzoni e opere d’arte e piazze e bandiere e…

Oggi si festeggia dunque, qualcuno ci crede e qualche bandiera la si vede sui terrazzi.
Qualcuno non l’ha messa perché non capisce, qualcuno perché non vuole e si sente libero di non rappresentare tutti ma solo chi oggi gli fa comodo.
E’una scelta che puzza di ignoranza.
Ma il condominio c’era prima, oggi festeggia e deve sopportare e prima o poi…




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