"Figlio" si chiama questa poesia, è datata ma oggi che un figlio è qui che mi dorme addosso l'ho ripescata, per ricordare quel periodo e perchè a far fatica sono in tanti e non c'è un cazzo di cui avere vergogna ma occorre aprirsi perchè restar soli è sempre il rischio più grosso...
Forse mai
Forse futuro
Ma oggi ti cullo tra le mie braccia,
speranza e illusione
figlio della donna che amo
Madre della mia attesa
S.C.