domenica 30 ottobre 2011

Giuseppina


I ricordi familiari a me piacciono, forse perché hanno a che fare con il racconto e con le radici.

Il piacere del racconto mi porta a riascoltare volentieri anche lo stesso episodio perché ogni volta è una nuova volta.
Le radici invece sono da ricercare, prima che ci cerchino loro all’improvviso.


E’ per questo che oggi scrivo di Giuseppina.

Giuseppina stamattina penso a te, curioso della voce che c’avevi.
Giuseppina nei ricordi sei dentro a tanta luce.
Giuseppina che dolcezza in quel ritratto.
Giuseppina e i tuoi figli che non sono d’accordo su niente tranne quando parlano di te.
Giuseppina che era povera e non l’hai mai dimenticato.
Giuseppina e le dame di carità e la San Vincenzo.
Giuseppina e una casa che accoglieva tutti.
Giuseppina immagino i tuoi abiti preziosi e sobri.
Giuseppina che regala una capretta ai poveri, o era una pecorella?
Giuseppina che strano pensarti femmina con Guido.
Giuseppina e il the con le amiche.
Giuseppina e i primi nipoti, intravisti.
Giuseppina quei tre figli maschi che bisogno di te hanno sempre avuto!
Giuseppina e le tue due femmine così stravaganti e uniche.
Giuseppina e quel male incurabile.
Giuseppina col sorriso dentro al dolore.
Giuseppina che smarrimento nei saluti.
Giuseppina c’erano tutti.
Giuseppina e una casa senza più pavimenti.
Giuseppina quante cose ti sei portata via!
Giuseppina e il piccolo FiorenTino mandato in collegio.
Giuseppina l’insostituibile.
Giuseppina ti vedo passeggiare nel borgo, cerco i tuoi passi e li seguo.
Giuseppina e la convinzione di noi giovani che non potevi essere perfetta ma guai a pensarlo…
Giuseppina oggi che diresti a noi?
Giuseppina nei racconti compari sempre per pochi istanti ma è la tua presenza a renderli unici!
Giuseppina, nonna Pina sei la nostalgia di qualcosa che non ho mai vissuto, non mi hai mai tenuto in braccio avvolto in quelle coperte di lana che nelle foto sono sempre intorno ai neonati.

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